Ragazzi Violenti

Selfie, videogiochi e social: chi l’ha detto che non si può?
Un incontro per imparare a giocare con la testa, non con la vita.

Gli adolescenti, oggi, sembrano non poter più fare a meno di smartphone, tablet e pc, e la possibilità di connettersi costantemente alla rete, in qualunque luogo e in qualunque momento, permette loro di accedere facilmente a diversi contenuti, senza limiti e confini.

Si parla ormai quasi quotidianamente di selfie e di sfide diffuse attraverso i social network, e la ricerca della popolarità è diventata una vera ossessione per i ragazzi. La sfida consiste nella ricerca di foto o video da postare online che diventino virali in poco tempo, tanto da rischiare anche la loro incolumità e la loro stessa vita, spingendosi nella realizzazione di selfie estremi, pur di dimostrare il proprio coraggio nel web. Gli adolescenti, inoltre, sono spesso incollati allo schermo di smartphone e pc, catturati non solo dai social, ma anche dai giochi elettronici. Non è l’uso in sé che deve preoccupare o essere vietato: il disagio si manifesta quando si verifica un abuso, quando un utilizzo continuativo e sistematico prende il sopravvento e finisce col sostituirsi ad ogni attività quotidiana.

Social network, selfie e videogiochi sono, ormai, parte integrante della quotidianità dei ragazzi e non rappresentano necessariamente una fonte di pericolo, da demonizzare o combattere a tutti i costi; il problema non è la tecnologia in sé, ma l’uso che se ne fa. I rischi, infatti, sono dietro l’angolo perché spesso non si riflette su ciò che si condivide e non si conoscono i potenziali pericoli della rete e di ciò che viene agìto online. Per tutte queste ragioni, il 26 ottobre 2018, la dott.ssa Maura Manca, psicoterapeuta e Presidente dell’Osservatorio Nazionale Adolescenza Onlus, incontrerà i ragazzi della Scuola Secondaria di I grado Enrico Fermi per parlare di queste delicate tematiche e stimolando una riflessione costruttiva dove i ragazzi possano mettersi in gioco. Infatti, è fondamentale partire da un’adeguata educazione digitale, per informarli e renderli realmente consapevoli delle risorse, ma anche dei potenziali pericoli insiti nei dispositivi digitali, per un corretto uso del web e per una maggiore tutela di se stessi.